In questi ultimi giorni si è svolto a Roma l’incontro tra l’IVASS (l’istituto di Vigilanza sulle Assicurazioni) e le Associazioni dei Consumatori più rappresentative a livello nazionale. Durante l’incontro è stata posta l’attenzione sull’aspetto del tutto negativo di alcune clausole inserite all’interno di polizze RC Auto, che prevedono la limitazione di diritti fondamentali dei consumatori/assicurati. In particolar modo si è fatto riferimento ai tentativi di limitare il diritto del consumatore a scegliere liberamente il riparatore di fiducia utilizzando lo strumento della cessione del credito che fa si che l’assicurazione paghi direttamente il riparatore, evitando l’anticipo della somma da parte dell’assicurato. Oltre a ciò si è evidenziato come alcune Compagnie di assicurazione introducano un altro tipo di “clausola” che a fronte di un esiguo sconto, introduce una pesante penalità nei confronti dell’assicurato che decida di rivolgersi al proprio riparatore di fiducia invece che a quello “convenzionato” con l’assicurazione. Tali clausole sono già state disattese dai Tribunali che hanno invece sottolineato come esse siano contrarie alle norme contenute nel Codice del Consumo e anche l’Antitrust ha chiarito che nell’ipotesi di risarcimento diretto, il danno deve essere risarcito integralmente, senza limitazione alcuna al diritto del consumatore/assicurato di scegliere il riparatore di fiducia. Secondo le associazioni dei consumatori si rende urgente e necessario un intervento da parte dell’organo di vigilanza sulle assicurazioni, affinchè vengano tutelati i diritti dei consumatori. D’altra parte si nota che queste clausole che evidentemente fanno “risparmiare” le Compagnie di assicurazione sui costi delle riparazioni, si traducano molto spesso in un danno economico serio e rilevante nei confronti dei loro clienti. Infatti, nel caso l’assicurato che abbia subito un incidente, decida di rivolgersi per le riparazioni alla propria carrozzeria di fiducia rischia una decurtazione del risarcimento del 20% del costo totale, a fronte di qualche decina di euro di “sconto” sulla polizza.
